Il mio ultimo weekend valdostano, dopo aver visitato il Castello di Issogne di cui vi ho parlato qui, è proseguito con un giro tra Saint Vincent e Chatillon, paesini molto noti nella Valle.
Un salto a Saint Vincent, una passeggiata tra Saint Vincent e Chatillon e la Sagra del Miele e dei prodotti tipici.
Saint Vincent
Senza infamia e senza lode, questo paesino vive ancora sulle glorie degli anni 80.
Famoso ovviamente per il Casinó (ma anche per le Terme per cui ci son dei buoni pacchetti, 25€ a coppia anche) per strada di trovano signore di mezza età che sembrano appena uscite da uno dei film di Natale di qualche decade fa.
Il centro è carino: una via principale, qualche negozietto, un bar con un sacco di dolci e pasticcini e persone che mangiano gelato anche con il freddo.
Una via in stile “Walk of Fame” conduce al Casinó e la cosa più carina è una scultura con una palla di marmo che sembra fluttuare sull’acqua.
La camminata tra i villaggi di Châtillon
A Saint Vincent, in quella fatti specie di Walk of Fame, c’è una mappa dei sentieri della zona abbastanza dettagliata.
Peccato che poi i sentieri non siano segnalati al meglio: si trovano, non è così difficile orientarsi, ma i tempi delle chiarissime indicazioni di Amorgos sono lontani.
La camminata che scegliamo di fare tra Saint Vincent e Chatillon è quella tra i villaggi/ frazioni di quest’ultimo paese. Villaggi di anni fa, con case in pietra tipiche della zona.
La camminata è molto semplice, circa un’oretta in piano: si passa da molte delle frazioni di Châtillon tra cui La Tour, Closel ed Albard.
Non aspettatevi grosse cose da vedere, si tratta per lo più di case, fienili e stalle in pietra. Il tutto stranamente contrapposto a mega ville curatissime e super costose.
Châtillon, il miele ed i prodotti tipici
Ripresa la macchina scendiamo verso Châtillon: la mancanza assoluta di parcheggio ci fa intuire ci sia qualcosa in paese.
Ed infatti c’è la sagra del miele e dei prodotti tipici della zona: espositori lungo tutta la via principale,di miele ma anche di saluti, formaggi, fiori e piccolo artigianato. Quanto sono buone la Toma e la Fontina?
Molto interessante sentire le storie degli apicoltori, del loro amore per le api che a noi fanno un po’ paura. Un lavoro lunghissimo ed altrettanto duro e faticoso, che raccontano con estremo orgoglio.